Chissà se tornerò, come quando ero ragazzo,
nel labririnto
degli spigoli vivi, zig-zag di colori.
Il mio paese, i miei vicoli.
Forse ci sarò a primavera,
forse ci sarò quando avrò cento anni.
Se gli spigoli mi attendono,
mi riconosceranno.
O forse no, non mi attendono più.
Ma si, sono stato un passante,
come tanti altri,
uno sconosciuto sotto il suo cappello,
un turista di passaggio.
E se uno sguardo
scruterà il mio sguardo,
non avrà più
lo stesso nome.
Sebastiano Cannata
pixelpirata@gmail.com. @arsenico